Evitiamo confusione, facciamo chiarezza.
Quante comunità di disadattati esistono? Difficile essere precisi, ogni giorno se ne legge una nuova. Ho comunque cercato di fare una sintesi, basata anche su quello che spunta fuori su Facebook.
1) I vegani esaltati. Non mangiano carne e derivati per ragioni etiche, tendono a far parte di gruppi paramilitari di animalari fanatici, dediti alla distruzione di laboratori e allevamenti. Le loro bacheche Facebook sono succursali di: canili, pucciosità varie e associazioni animaliste. Specifico “vegani esaltati” perché, incredibile a dirsi, c’è chi è semplicemente “vegano” e si limita a seguire la propria alimentazione senza rompere i coglioni a nessuno. Non di rado mi capita di essere contattato da questi ultimi, per manifestarmi disappunto e dispiacere nell’essere sempre accomunati ai pazzi. Quindi sui vegani “normali”, nulla da eccepire. Gli esaltati, invece, salutano gli onnivori e i vegetariani augurando loro la morte mediante tumori maligni, sono contrari ai vaccini, alla sperimentazione scientifica e a tutto quel che non viene letto da siti web con l’url che termina con altervista.org. Questo perché un articolo, con un titolo tipo “Quello che il governo ci nasconde, clicca qui!“, è certamente affidabile. Non importa se poi si scopre che è su un sito realizzato con paint, pieno di banner pubblicitari, che racconta della Boldrini che va a fare shopping in elicottero, con le sue amiche rom, distribuendo copie del corano. Ovviamente, quel sito, sarà da considerarsi come il fulcro di ogni attendibilità.
La vera scienza è per loro quindi rappresentata dalle parole della loro guru: Michela Vittoria Brambilla (ricordiamolo: le cui aziende di famiglia commercializzano pesce surgelato), o di Licia Colò (che dopo anni di trasmissioni sugli animali ebbe, di recente, la brillante idea di liberare granchi presi al supermercato in mare, mettendo a rischio l’intero ecosistema locale). Un’altra loro certezza è che entro il 2017 tutta la popolazione diventerà vegana (manca poco).
Nello screenshot una mia follower ci descrive la sua convivenza con una vegana esaltata.
2) I vegani crudisti. Praticamente tutto uguale a sopra, l’unica differenza è che mangiano tutto crudo. Buttano, inoltre, i pan di stelle degli amici delle figlie nella propria pattumiera e pubblicano le fotografie della scena su Facebook. Questo come monito per le mamme cafone, che mandano in quelle case i loro figli con questi temibili veleni assassini.
Il post della ormai celebre Mariella.
La mia risposta a tutto ciò potete trovarla nei piatti che condivido, spesso e volentieri, a questo indirizzo.
3) I fruttariani. Mangiano solo frutta che cade dagli alberi, perché anche le piante hanno sentimenti. Alle loro pietanze danno, inspiegabilmente, i nomi dei piatti degli onnivori, e tendono a fotografarle impiattate convinti che chi le ammiri rosichi. Si ricordano: il tiramisù senza caffè, mascarpone, savoiardi, uova… la carbonara senza pasta, uova, guanciale, pepe e pecorino, lasagna senza lasagna e il caffè di mela.
In questo video una fruttariana nel film Notting Hill.
3) I fruttariani crudisti. Mangiano solo frutta cruda, senza alcun tipo di cottura o condimento. Organizzano, su Facebook, favolose cene a base di: zucchine, acqua e melone. Le cene si svolgono presso il ristorante onnivoro di uno dei membri del gruppo, alla modica cifra di 30 euro a persona.
Tra i fruttariani crudisti troviamo: C. La signora sotto a una recente foto del Papa con Obama, ha commentato che non si tratterebbe altro che di due alieni dediti alla messe nere. La signora C. è anche una esperta cuoca di lasagne fruttariane (alla faccia dei cottisti cit.), di seguito la ricetta:
Base di fettine di zucchina, secondo strato di avocado e peperone giallo frullati, terzo strato di pomodori, pomodori secchi sott’olio aromatico frullati poi scolati con un colino, altro giro di strati e sopra per abbellire versate il succo denso del pomodoro passato dal colino!
Bon Appétit!
Tra i fruttariani crudisti c’è anche l’adorabile youtuber di “cucina Bioevolutiva”, i suoi video sono caratterizzati da: una colonna sonora stile mazurka, guanti chirurgici e assoluto anonimato. Non si inquadra mai in viso, timidona. I tempi per l’elaborazione delle pietanze variano in media dalle 6 alle 48 ore, per spuntini rapidi e veloci. Uno dei suoi video più simpatici è la cioccolata calda, senza cioccolata e senza il caldo. Un frullato di banana riscaldato sul calorifero in tazza il cui interno varia dal bianco candido al beige. Gnam gnam. Ricordiamolo: occhio quando usate il frullatore eh, se l’apparecchio superasse i 42° si sprigionerebbe la diossina! Evito il video della “carbonara fruttariana” per decenza. Io poi sono ateo, ma, qualora mi sbagliassi, a quest’ora san Pietro avrà dovuto incatenare Sora Lella. Per evitare che scenda dal celo con un lanciafiamme.
4) I melariani. Mangiano solo mele, questo perché anche le piante soffrono e non è concesso recare loro dolore. Le mele invece solo l’alimento perfetto e gli alberi le donano agli uomini con piacere. Pare che i primi uomini, in Kenya, si nutrissero solo di mele e grazie a esse potessero arrivare a vivere oltre 300 anni, subito dopo, con l’introduzione della carne, si sarebbe irrimediabilmente scesi a livelli ben più infimi. La perfezione della loro alimentazione è riscontrata dal fatto che si dimagrisce subito e alle donne si interrompe il ciclo mestruale.
I melariani identificano il male assoluto nel limone, nel kiwi e nell’ananas e in tutta la “frutta acida” in generale. Pare infatti, secondo alcuni eminenti scienziati che però non ci è dato conoscere, che il succo di arancia sia cancerogeno, quindi i fruttariani lo utilizzano per lavare i pavimenti. Inoltre, sempre l’arancia, sarebbe stata creata in laboratorio dall’uomo nel 1900 e conterrebbe: acido citrico, spermina, putrescina e cadaverina (cit. signora E.).
A questo indirizzo, la miracolosa esperienza di una melariana DOC.
Dei melariani esiste la variante “scalzista”. Qui di seguito un esempio.
5) I respiriani. Vivono di solo respiro e luce. Durante le loro fasi di meditazione assorbono il “prana”. Una molecola scientificamente non dimostrata, che apparirebbe nelle loro bocche come per magia. Inspiegabilmente i respiriani pare siano molto magri e privi di vitalità. I loro profili Facebook tendono a non essere più aggiornati senza alcun motivo apparente, finché qualche loro amico non scrive in bacheca un R.I.P.
A questo indirizzo, un’intervista a una respiriana.
In questo video una probabile festa respiriana.
6) I raeliani. Fanno parte della setta degli Elohim e del cerchio di luce. Gli Elohim pare siano delle creature extraterrestri che subito dopo averci creato, circa 35.000 anni fa, sparirono nel cosmo. Gli alieni sarebbero in attesa che i loro figli costruiscano un’ambasciata, da ultimare entro il 2035, grazie alla quale gli umani otterrebbero grossi benefici. Trattasi di un maestoso palazzo bianco da costruire a Gerusalemme. Inspiegabilmente, però, il Governo Israeliano pare non voglia saperne.
Incredibile comunque la lungimiranza degli Elohim, che già 35.000 anni fa conoscevano il concetto di ambasciata e che sarebbe addirittura esistita una città fondata solo 33.000 anni dopo… un po’ singolare anche il loro utilizzo del calendario gregoriano, introdotto da Papa Gregorio XIII solo nel 1582. Ma queste sono pinzillacchere.
Per la costruzione del palazzo (in foto sotto), pare siano necessari grossi capitali, che i membri della setta possono incanalare, su volontà degli Elohim, al gruppo, il cui leader pare essere un certo Rael (da cui prende nome il movimento).
I raeliani credono nella rigenerazione cellulare mediante la luce cristica, qui un video con una raeliana che passa la luce al suo prossimo, più in basso una loro conversazione su Facebook.
Tutti questi gruppi hanno anche un partito politico di riferimento (oltre al partito animalista europeo, ovviamente), ma ritengo sia inutile citarlo, perché tanto lo si capisce.