Mancano ancora pochi pezzi alla conclusione del romanzo primo della Vate Ornella: Il Segreto di Patrizia. Ma in tanti (me compreso), si sono persi in questi capitoli, non riuscendo più a trovare un filo nel discorso. È per questo che ho quindi pensato di dedicarmi a un riassuntone, rileggendo l’intero testo.
Giorno 1
In una cittadina di costiera c’è una ragazza, Patrizia, vestita sempre di rosso, che passeggia lungo il litorale. Patrizia ha un segreto inconfessabile (che dà il titolo al romanzo e che al capitolo 29 ancora ignoriamo) e un potere paranormale. Toccando le persone, infatti, riesce a capire se queste hanno apprezzato un giudizio.
Durante la passeggiata un passante le chiede l’ora, quell’evento, la giovane, lo interpreta come una dichiarazione d’amore. Quindi inizia a stalkerizzarlo.
Patrizia ha una sorella, di nome Agata, che lavora in un negozio (che vende cose imprecisate), definito, genericamente: “negozio delle bellezze”. Durante la sua attività, la commerciante, riceve una telefonata che l’allarma. Agata decide quindi di volerlo comunicare a sua sorella, che decide di raggiungerla.
Patrizia giunge in negozio, ma sua sorella decide di non rivelarle nulla in merito alla telefonata ricevuta. La protagonista riesce comunque a toccarla e ad attivare il suo potere, comprendendo così che Agata, al telefono, aveva ricevuto un giudizio non apprezzato (e stiamo ancora attendendo anche noi di saperlo). La commerciante la manda via.
Lungo la strada del ritorno a casa, mentre la giovane pensa ancora all’uomo che le ha chiesto l’ora, appare don Luca dinanzi a una chiesa. Il sacerdote che le insegnò tutto sull’essere donna, ma che, al tempo stesso, pare non apprezzare molto la sua presenza. I due si salutano cordialmente.
Intanto Agata riflette sul suo passato, tenuto nascosto alla sorella e, in negozio, maneggia una busta da lettere con sopra un bacio di rossetto e la scritta “non dirlo a Patrizia”.
Giorno 2
Patrizia si sveglia, alle 4:00 del mattino, in seguito a un sogno meraviglioso (nel quale sposava il tizio conosciuto in strada il giorno precedente). Girando per la casa si accorge che sua sorella non è ancora rientrata dal suo secondo lavoro (che ignoriamo quale sia, ma la malizia…). Trova però la busta da lettere con il bacio di rossetto, ma vuota. Decide quindi di telefonare a don Luca, sempre alle 4:00, per dei consigli. Il sacerdote le attacca quasi il telefono in faccia.
Agata rientra a casa e, senza rivolgere la parola alla sorella, si chiude nella sua stanza. Patrizia decide quindi di uscire e, lungo la strada, saluta una giovane fioraia con il suo cane (crossover con Timidamente Amore, l’unico).
Successivamente si ferma dinanzi a un’abitazione, quella dell’uomo conosciuto in precedenza e, presa dalla stanchezza (!), si addormenta su una panchina, sognando sempre un futuro felice con quell’estraneo. Al risveglio, con coraggio, bussa alla porta, ma le apre una donna “bionda e priva di eleganza”, che, probabilmente, è la moglie del povero disgraziato che ha avuto la sfortuna di chiedere proprio a lei l’orario. Patrizia le chiede di lui, ma riceve la porta chiusa in faccia. Sentendo il suono delle campane della chiesa, decide quindi di chiarire con don Luca la sua telefonata mattutina, ma il sacerdote la caccia via. Fuori alla chiesa becca, di passaggio, la donna bionda con il marito, Patrizia cerca di aprire un dialogo con la coppia, ma l’uomo resta ammutolito.
2 MESI DOPO
In seguito a quella discussione con la coppia, Patrizia si rifugia in una casa al mare per due mesi. Finché sua sorella Agata le telefona per chiederle di tornare in città, dandole come consiglio una supercazzola. La giovane donna vestita di rosso accetta, ma, lungo la strada, un altro uomo le chiede un’indicazione. Patrizia gli sorride, i due si appartano su una panchina e lì la donna gli fa una sega, facendosi arrivare addosso (cap 10). Subito dopo quell’uomo se ne va.
Patrizia decide quindi di confessare questo peccato a don Luca, recandosi nella sua chiesa, ma la confessione risulta assai sfumata rispetto a quello da lei realmente praticato (cap 11). Patrizia saluta il sacerdote, senza sapere che dietro a una porta segreta è nascosta Agata e che i due tramano qualcosa.
Patrizia, districandosi dall’orda di danzatrici da strada che vivono in quella cittadina, incappa in un uomo sportivo, con cui si apparta su un’altra panchina. Lì, però, l’uomo le rivela soltanto che sua sorella Agata le nasconde qualcosa, per poi andarsene via.
Patrizia cerca di rientrare a casa, ma la serratura è stata cambiata da Agata, approfittando dell’assenza della sorella per quei due mesi. La giovane prova a telefonarle, ma Agata le dice chiaramente di non voler più vivere con lei. Mentre “l’indumentata di rosso” aspetta fuori casa, arriva il postino che le dà una lettera per la sorella, scopre così, Patrizia, che Agata è in procinto di sposarsi con un certo Guglielmo e che quindi don Luca doveva necessariamente sapere tutto. Il motivo per il quale Agata non lo aveva detto alla sorella, era legato al fatto che “in certe famiglie”, la prima a sposarsi deve essere la sorella maggiore, mentre, in questo caso, Agata è, evidentemente, la minore (cap 15). Sconvolta corre da don Luca.
Il prete le dice di chiarirsi con sua sorella, Patrizia quindi va al negozio e entrando incontra Guglielmo, riconoscendolo. È l’uomo che aveva masturbato qualche ora prima, su una panchina (cap 16). Agata, ignara di tutto, caccia via la sorella, quest’ultima comunica ai presenti che si trasferisce a vivere a casa della loro nonna, abitazione ereditata da entrambe in seguito alla morte dell’anziana parente. Fuori dal negozio tenta di chiamare nuovamente don Luca, ma il prete ha cambiato numero. Intanto Agata inizia a sospettare qualcosa dal comportamento di Guglielmo e gli chiede se già conoscesse sua sorella, ma il ragazzo nega ogni cosa. La donna, quindi, decide di rivelare, al suo futuro marito il segreto di sua sorella Patrizia, sconvolgendolo.
L’uomo decide allora di andare di nascosto da Patrizia e, per assicurarsi il suo silenzio con la sorella, fa, probabilmente (cap 20) sesso con lei. Dicendole, inoltre, di conoscere il suo segreto. Patrizia accetta di non dire nulla a sua sorella a patto di essere invitata al matrimonio. Guglielmo porta quindi Agata al ristorante “delle bontà”, per chiederle di invitare sua sorella al matrimonio, la donna, un po’ titubante, accetta. Subito dopo mangiato i due tornano al negozio, dove finiranno per fare sesso, venendo meno alla promessa di purezza che Agata fece a don Luca tempo prima.
Intanto Patrizia torna in chiesa per parlare con il sacerdote, ma l’uomo si fa negare da una suora, suor Lucia, che la manda via. In strada, la protagonista, scorge una pasticceria e, pensando di fare così un dispetto a sua sorella, tenta di far annullare l’ordinazione della torta nuziale, non riuscendoci. Fuori dalla “pasticceria delle cerimonie” Patrizia becca don Luca, che scappava dal retro della chiesa, lo ferma, ma il prete le chiede di non chiamarlo più. Lasciandola, così, da sola in strada. A quel punto la donna chiama la sarta Morgana, per farsi confezionare un abito bianco, pieno di fiocchi, per il matrimonio della sorella. Le critiche di Patrizia non vengono ben accettate dalla sarta, cosa compresa grazie ai poteri paranormali della cliente.
Il prete passa dinanzi il negozio di Agata e, attraverso la vetrina, vede la proprietaria e Guglielmo intenti a fare sesso. I due se ne accorgono e Agata, a quel punto, tenta di parlargli. Il sacerdote, molto deluso, minaccia di non celebrare più il matrimonio, per poi ripensarci, confessandola. Approfittando del fatto che Agata fosse impegnata con don Luca per la confessione, Guglielmo torna a casa di Patrizia, che aveva appena salutato la sarta, per fare nuovamente sesso con lei (cap 25).
IL GIORNO DOPO
Guglielmo si sveglia a letto con Patrizia, mentre Agata stava ancora a confessarsi con il sacerdote. Il prete, al termine del sacramento, le chiede la cortesia di tenere Patrizia lontano da lui. Agata decide quindi di riappacificarsi con la sorella maggiore, invitandola telefonicamente all’addio al nubilato, fissato per quella stessa sera, al quale avrebbe potuto portare un’amica. Patrizia scelse quindi la sarta Morgana. L’addio al nubilato si rivela essere, tecnicamente, una cena al ristorante per le 19:00. Al tavolo, oltre Agata, Patrizia e Morgana, erano sedute: due vecchie, due suore, due cugine e due “bambine di 18 anni”. Patrizia, durante la cena, riceve un sms da Guglielmo, che le chiede di raggiungerlo nel bagno del locale, dove scopano nuovamente, non sapendo che, in uno dei bagni, fosse nascosto proprio don Luca, che stava lì al ristornate per accertarsi che le due suore si comportassero bene. Il prete, sconvolto per quanto aveva visto, scompare nel nulla.
IL GIORNO DEL MATRIMONIO
Patrizia distrugge per sbaglio l’abito che le ha cucito Morgana e ne rimedia un altro staccando due tende di casa in pochi minuti.
In chiesa è tutto pronto, manca solo don Luca. Patrizia si offre di cercarlo, introducendosi nelle sale segrete della chiesa.
… CONTINUA
Mancano 4 capitolo (il capitolo 30 e le tre parti del “capitolo finale” che Ornella ha chiamato “Il segreto).