Dall’annuncio che feci a Dicembre in occasione degli 80.000 fan ne è passata di acqua sotto i ponti. La domanda che mi viene posta più spesso però è sempre la stessa: quando esce il libro?
Il libro è pronto. Il libro è bellissimo. Il libro a oggi non ha un editore.
(EDIT 8/2015 – L’editore adesso c’è.)
Dunque… prima di raccontare questa storia bisogna spiegare un po’ come funziona il rapporto tra autori e case editrici:
• in una realtà parallela, l’autore dà all’editore il dattiloscritto, l’editore si occupa di tutto e ci investe i suoi soldi.
• Nella realtà italiana, l’autore dà all’editore il dattiloscritto, l’editore chiede all’autore i soldi per pubblicarlo. I dindini vengono chiesti mediante diversi mezzucci, dalla “spesa di stampa” alla “spesa di promozione”. Le cifre sono le più diverse.
• Nella realtà italiana per chi ha conoscenze, l’autore dà all’editore un foglio di carta con su scritte quattro cagate, l’editore si occupa di tutto e investe i suoi soldi.
• Nella realtà italiana per i personaggi famosi, l’editore fa tutto e mette sotto il nome dell’autore.
• Nella realtà italiana gratuita, l’editore ha una distribuzione pessima, all’autore (forse) non vengono chiesti soldi, il libro non lo si trova da nessuna parte.
Tutto ciò si riferisce però alla piccola editoria, ma come si fa a pubblicare con Mondadori, Rizzoli, etc? Serve un agente letterario. Inviare un’email a Mondadori con il dattiloscritto equivale ad aspettare una Civetta da Hogwarts. Inutile. Gli autori lo fanno solo come rito scaramantico, ma nessuno si aspetta di essere contattato. Serve quindi un agente che faccia da intermediario con l’editore grande.
In Italia, tranne poche eccezioni, gli agenti vogliono essere pagati anche solo per leggere il dattiloscritto. Possono essere chiesti anche 400.00 Euro, solo per la “lettura”. Al termine della quale si riceverà un’email in cui verrà detto “non è nelle nostre corde” o “non è adatto alle nostre esigenze” con in allegato una loro scheda tecnica con dei pareri soggettivi. Anche se devo ammettere che mi baso sul sentito dire perché io a un agente letterario, senza la certezza di essere rappresentato, non darò mai neanche una lira.
Bene, detto ciò spieghiamo cosa è successo.
A Dicembre 2014 mi contattò un “editore” che mi propose la pubblicazione di un mio libro, l’offerta sembrava interessante e ci lavorai sopra. Poco tempo dopo un mio amico (nonché mio legale), mi fece presente che con quell’editore c’era una causa aperta con altri autori truffati. Mi consigliò quindi caldamente di non iniziare nessuna collaborazione. Accettai il consiglio, ma ormai il libro era però in cantiere, decisi quindi di completarlo.
A fine febbraio, dopo aver corretto il libro, inviai la proposta a diversi editori e a qualche agente letterario (gratuito). Tra gli editori selezionai anche quelli che avevano già pubblicato opere derivate da blog, pagine Facebook e canali YouTube.
Le risposte sono state le più diverse.
Per quanto riguarda gli agenti letterari, spesso si tratta di persone con non meno di 45 anni. Quindi è un po’ difficile farli ridere con battute e con cinismo derivato da opere giovanili contemporanee, sfortunatamente quasi tutti quelli free rappresentano autori decisamente “pesanti”. Ogni agente ha poi il suo metodo per accettare le proposte. Una signora li accetta solo a mezzanotte del primo del mese e ne accetta tipo due o tre (da leggere), il 28 febbraio capitò di sabato, quindi stavo lì al computer a inviare il file facendo a gara con altri disperati sfumando però la devastazione che era in programma con gli amici per la serata, ma ok. Un altro agente mi propose di venderlo solo come ebook mediante il suo sito. E io giustamente con una serie di pagine Facebook che superano i 150.000 fan avevo bisogno di lui per venderlo come ebook, giusto per un mio spirito altruistico e per dividerne i ricavi. Da solo ci guadagno il 100% con lui il 30%, un affare.
Solo sulla pagina “Distruggere i sogni altrui esponendo la realtà oggettiva”, con una sponsorizzazione una tanum a Facebook, potrei caricare un video spot trailer che verrebbe visualizzato da 1 milione e mezzo di italiani. Vale a dire i fan + tutti gli amici dei fan. Quindi cosa avrebbe da offrirmi il servizio ebook di questo agente? Niente. Io da solo senza dividere nulla con nessuno potrei fare di meglio.
Un’altra agente di sessant’anni nella terza email mi scrisse «Ma il Signor Distruggere è single? :* »…
A oggi dopo quattro mesi sono in attesa di ancora due pareri da parte di due agenti letterari importanti. Staremo a vedere.
Gli editori.
Malgrado quello che vi dicano i miei “colleghi” amministratori di pagine (tranne magari chi ha pubblicato con i grandi), quasi tutti hanno pagato qualcosa per pubblicare il libro. L’editore piccolo fa una telefonata media di 20 minuti, durante i primi 18 vi proietta nell’universo dell’editoria internazionale, per poi dirvi negli ultimi 2 che vuole 5.000 euro per le spese di stampa. Soldi che tu non vedresti mai più perché se anche ti desse l’8% delle royalty, dovresti vendere 5000 copie solo per andare pari, e in Italia il migliore dei novizi vende 1000 / 1500 copie. Dopo le prime tre telefonate tagliavo corto dopo i primi 30 secondi chiarendo da subito che non avrei pagato niente.
“Ho riso dall’inizio alla fine”, “l’ho fatto leggere anche a mia figlia!”, “è il libro dell’estate!”… e perché cazzo mi chiedi i soldi allora? Perché il Signor Distruggere siede su una poltrona con un abito Saint Laurent e con al polso un Rolex d’oro? Per quanto mi riguarda ti puoi tranquillamente dare fuoco tu e la casa editrice. Non pagherò mai, mai e mai. Gli editori devono fare gli editori e ci devono mettere i soldini. Ma poi, 5000, 6000 Euro? La vecchia della cartoleria sotto casa con quella cifra me lo stampa in oro e lo fa arrivare in tutte le librerie d’Italia portandocelo lei sui ceci. Avrei capito se magari mi fosse stato proposto di prendere delle copie in conto vendita, io tra amici e parenti 200 copie le vendo in un pomeriggio. Sarebbe stato accettabile.
Io non voglio di certo arricchirmi con questo libro, ma non ho neanche intenzione di rimetterci. Mi diverte l’idea del libro e mi farebbe piacere che chi mi segue da Trieste, Palermo o Firenze, possa entrare in una libreria e trovarlo. Punto.
Attualmente sono in attesa di 4 pareri, un editore mi avrebbe anche detto di sì, ma per una pubblicazione nel 2016 perché il suo catalogo per il 2015 è già completo. Se trovassi qualcun altro prima sarebbe meglio, perché nel 2016 ho intenzione di salutare il Bel Paese e quindi sarebbe un po’ complicato fare promozione dal vivo.
Cerco quindi una casa editrice (non a pagamento), con una buona distribuzione, che abbia interesse a vendere un prodotto (la sinossi è qui) che avrà a disposizione una buona visibilità e una già avviata promozione sul web.
Altrimenti farò una bella autopubblicazione, venderò a schifo anche a costo di pagare Mediaset per fare la pubblicità a reti unificate e invierò i dati delle vendite a tutte queste sanguisughe con una nota vocale di Nelson che fa “AH AH!”.
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