Tutti noi abbiamo un’ossessione, la mia è X-Files. Era il 1994 quando vidi il primo episodio su Canale5 insieme a mio padre. La prima serie viene ricordata da tutti per via del mostro Eugene Victor Tooms, il quale si mangiava il fegato delle persone passando lungo i condotti dell’aria ( 1X02 Squeeze – 1X20 Tooms ). Oppure per via degli insetti verdastri che in una foresta si divoravano le persone quando veniva spenta la luce ( 1X19 Darkness Falls ). La 20th Century FOX ha annunciato che a giugno inizieranno le riprese di sei nuovi episodi, ma dalla messa in onda sono passati 13 anni. Cosa bisogna sapere per non perdere il filo con la trama orizzontale? Potreste però chiedervi: ma a che titolo questo si permette di parlare o di consigliare qualcosa su X-Files? Semplicemente perché con ogni probabilità sono IL fan italiano. IL. E non mi riferisco alle cataste di merchandising con la X che ho in camera, o per l’inutile capacità di riconoscere uno dei 202 episodi da un singolo fotogramma, ma per la mia attività di stalkeraggio dei protagonisti in giro per il mondo. Nel 2008 vinsi un concorso indetto dallo sceneggiatore Frank Spotnitz sul suo blog che mi permise, insieme ad altri fortunati, di andare a Londra alla premiere europea del secondo film X-Files: I Want to Believe. Il gioco consisteva nell’indovinare una frase detta da uno dei personaggi in un episodio della serie, il problema non era tanto la difficoltà del concorso, ma il quando sarebbe stato rivelato l’episodio. Stai quindi lì sul blog di questo Frank per giorni ad aggiornare la pagina in attesa di novità, tutto ciò restando in perenne contatto Skype con l’amico negli USA, i fan italiani, le spie alla FOX. L’enigma fu: quali furono le ultime parole che Mulder disse a Scully nell’ultimo episodio della serie? … “forse si può ancora sperare“… per un fan di X-Files equivaleva come quiz a chiedere: Booke Logan si è mai sposata? Feci quindi i bagagli e me ne andai a Londra con questi fan italiani che prima di quel giorno non avevo mai visto. La settimana si rivelò piena di impegni e appuntamenti.
Giorno 1 – Chris Carter (il creatore) & Frank Spotnitz tennero una sessione di domande & risposte con i fan in un negozio di dischi HMV
Giorno 2 – la prima del film a Leicester Square, arrivammo lì di prima mattina e già c’erano i fan inglesi incatenati alle transenne in attesa che si facesse ora di pranzo per l’inizio del red carpet. Le più pazze nel panorama internazionale furono sicuramente le tedesche, con magliette, cappelli, striscioni… non ci era possibile avvicinarci molto se volevamo evitare il linciaggio, ma più di tanto non ci interessava perché noi avevamo gli inviti per fare il tappeto rosso e l’ingresso del cinema, e loro no. Ancora oggi ricordo il calpestio di quel soffice tappeto e me che con la manina salutavo proprio in direzione di quelle cortesi giovani, incredule, oltre la transenna.
Questa in alto è la mia unica foto sul red carpet, quello con il braccio alzato è il mio amico Davide, alla sua sinistra c’ero io, mi si vede solo la testa.
All’interno del cinema ci fecero accomodare in una sala con in omaggio dei popcorn conditi con lo zucchero e finito il red carpet ci raggiunsero gli attori, la reazione molto pacata della folla può essere osservata in questo video, quello che grida “Gillian I love you” è il mio amico Davide.
Giorno 3 – Chris Carter & Frank Spotnitz tennero una sessione autografi in un negozio adorato dai nerd che si chiama Forbidden planet.
Nella foto in alto io e Chris Carter in primo piano, Frank in secondo, un grazie al commesso del Forbidden Planet che con ogni probabilità nel tempo libero faceva il fotografo.
Ovviamente mi feci autografare tutto il possibile.
Giorno 4 – visione del film al cinema con tutti i fan per una raccolta fondi di beneficenza. E con quest’ultimo evento si concluse l’esperienza a Londra.
Le altre furono New York City nel 2011, dove incontrai David Duchovny a teatro e con cui feci la foto che potete ammirare nella cornice in alto sul mobile. E Mark Snow, il compositore della famosa colonna sonora, con cui andai a cena in un ristorante nei pressi di Time Square. Io e Mark ci teniamo in contatto email da anni, da quando gli chiesi un’intervista per un progetto universitario. Dopo i primi convenevoli si finì a tarallucci e vino, prima o poi me lo vedrò suonare alla porta ricco di aspettative e con gli stampati delle email dove gli ho scritto che in Costiera Amalfitana le donne vanno a mare nude.
Seguì la Comicon a Londra nel 2012 dove incontrai Gillian Anderson ( evento di cui ho parlato anche qui ). In quell’occasione ci fu un siparietto.
La sessione fotografica (prenotata), durò l’intera giornata, il mio turno era programmato subito dopo la pausa pranzo. Ero quindi in questa fila a serpentina, dietro di me c’era un’uscita antincendio e tra me e l’ingresso c’erano meno di dieci persone in attesa che si riprendesse con le foto. Improvvisamente mi sentii toccare e spingere alla spalle, avvertii una voce femminile. Mi girai livido… “ma chi è questa stronza che mi spinge?“, pensai. Era Gillian Anderson a cui ovviamente non fecero fare tutta la fila per entrare nella stanza, ma la facevano passare dall’uscita d’emergenza. Io steso a terra, della serie “usami come tappeto”. Lei si mise a ridere e quando poi ci beccammo all’interno ci “chiarimmo”, visto che aveva notato che mi ero girato un pelino incazzato. Nello stesso evento incontrai altri personaggi di X-Files, come Mitch Pileggi, che interpreta il vice-direttore Skinner e Nicholas Lea, Alex Krycek.
Sempre nel 2012 a ottobre, Gillian Anderson venne invitata a ritirare un premio a Roma per il Roma Fiction Fest. Lì c’era molta meno gente per lei rispetto a Londra, basta pensare che la folla andò lì per i “Cesaroni” o per qualche altra porcata made in Italy… ma tanto meglio. Appena mi vide si mise a ridere. Della serie “lo trovo ovunque”. Di questo siparietto c’è un video che però non caricherò mai. Ci facemmo comunque un’altra foto e ci rimandammo al prossimo evento.
Dal 1997 al 2011 ho fatto parte di tutte le comunità italiane più importanti e mi sento di sconsigliarle a tutti, visto che i vari forum su X-Files si odiano tra di loro e alcuni di questi sono popolati da squinzie dalla dubbia morale che fungono da ancelle di chi comanda o da seducenti attempate inspiegabilmente single, e sulla soglia dei 40 bisognerebbe quasi chiedersi il perché.
Se però vi state chiedendo quali episodi rivedere per non perdere il filo con la sottotrama dei nuovi, potreste risolvere guardando anche solo quelli mitologici che sono indicati su Wikipedia a questo indirizzo. A questo elenco vanno aggiunti due della stagione 5 che lì mancano, che sono 5×06 Christmas Carol & 5×07 Emily, oltre ovviamente ai due film, quello del 1998 si colloca tra la stagione 5 e 6, mentre quello del 2008 segue la fine della serie, quindi dopo l’ultimo episodio della 9.
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